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Perché
curarsi con i fiori di Bach? Potrebbe sembrare una semplice immagine
poetica, o una terapia da riservare a disturbi di poco conto; quando
si parla di terapie non farmacologiche, infatti, si tende a considerarle
terapie “di serie B”, riservate a sintomi immaginari o,
in ogni caso, escluse dalla cura delle “vere” malattie.
Esistono invece centri di floriterapia di Bach in tutto il mondo; in
particolare, il Bach Center operante in Inghilterra, terra di origine
di Edward Bach, ha raccolto molte migliaia di casi di ammalati nell’arco
di decenni di attività.
Cosa è, innanzitutto, la floriterapia di Bach? In che cosa si
differenzia dalla fitoterapia (cura con le erbe), o da altre medicine
“naturali” (omeopatia, agopuntura, ecc.)? La floriterapia
è un metodo di cura “olistico” (vedremo tra poco
cosa significa) creato, nel vero senso della parola da uno straordinario
medico inglese vissuto fra l’800 e il ‘900: Edward Bach.
Persona sensibilissima e sinceramente votata ad alleviare la sofferenza,
Bach si rese conto ben presto che la malattia fisica non è che
l’ultimo anello, il più superficiale, di una disarmonia
nella nostra personalità, con i suoi limiti e condizionamenti,
quando perde il contatto con l’Io superiore, principio divino
che è in noi, allontanandosi in tal modo dalla legge naturale
dell’Amore e dell’Unità di tutto ciò che esiste.
Si verifica oggi il fatto straordinario che non sono più solo
i mistici, o i veggenti, o i filosofi a parlare di unità fra
tutto ciò che esiste: oggi sono i fisici, gli scienziati, ad
affermarlo in modo sempre più chiaro!
Quando la personalità si allontana dall’Io superiore nascono
paura, rancore, sospetto, sensazione di inferiorità o di superiorità,
avidità o rassegnazione ed altri stati di “separatezza”.
E’ solo curando questi aspetti della nostra personalità
che si va alla radice del male e la malattia, allora, “si scioglie
come neve al sole”. Nel proclamare questo, Bach è perfettamente
in linea con l’Omeopatia di Hahnemann, con la medicina Ayurvedica,
con la medicina tradizionale cinese e tibetana, con tutte le medicine
“olistiche”. Olismo significa prendersi cura di una persona
in tutti gli aspetti della sua vita; fisica, emozionale, mentale, energetica
e spirituale. Non si può curare un organismo solo a livello fisico;
non si può curare una persona dividendola in tanti pezzi considerati
separatamente. Spesso gli esami di laboratorio, o le radiografie, non
mostrano nulla di alterato; uno si sente dire, allora: “è
tutto negativo!” Ma esistono disagi e sofferenze, anche profondi,
che non lasciano traccia in questi esami, e vanno tuttavia curati con
attenzione e amore, Principio universale di guarigione, genuino interesse
per tutte le espressioni della persona umana!
Bach ebbe dunque l’idea di utilizzare fiori di piante selvatiche;
i fiori perché rappresentano, secondo la sua sensibilità,
il risultato di tutta l’energia creatrice della pianta. I fiori
vengono posti a contatto con dell’acqua, ed esposti al sole; l’acqua,
filtrata ed addizionata con una piccola quantità di alcool naturale,
viene ulteriormente diluita ed assunta a gocce, varie volte nella giornata.
Questo semplicissimo rimedio è in grado di curare i nostri squilibri
emozionali, acuti e cronici, occasionali o abituali, che sono alla base
dell’insorgenza della malattia fisica. I fiori di Bach si differenziano
dalla fitoterapia, che usa quantità misurabili di estratti di
piante. Qui, come nella Omeopatia, si tratta di fini energie elettromagnetiche,
che sono peraltro in grado di aiutarci a migliorare la nostra salute.
Più attuale che mai dunque, oggi, la floriterapia, in un tempo
in cui tante persone soffrono di attacchi di panico, di insicurezza
e ansia, di tristezza o depressione. Niente paura, non si tratta di
suggestione: i fiori di Bach curano splendidamente persone in stato
di incoscienza, bambini molto piccoli, animali, perfino le piante; niente
effetto “placebo” quindi, ma una reale energia di guarigione.
E sembra perfino impossibile che esista un metodo semplice, efficace
ed innocuo per curare sia stati emotivi acuti che tratti disarmonici
della personalità, per superare l’ansia di un esame o di
una prova imminente o per renderci più sicuri e perfino... più
buoni. Eppure è proprio così: dal genio di una persona
straordinaria e dalle straordinarie risorse della Natura è nata
una medicina “dell’anima”: medicina dolce, medicina
pura, medicina superiore. Personalmente auguro a tutti di incontrare,
nella loro vita, i fiori di Bach!
Sergio Signori
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